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   Materiali prodotti da docenti, esperti, formatori di questo Cidi ValderaValdicecina ed altri Cidi territoriali





L’esperienza di un percorso curricolare verticale di educazione espressiva: presupposti teorici, criteri di scelta e approccio metodologico che hanno guidato un gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia e scuola primaria.
Cos’è la creatività? È questa la domanda da cui siamo partiti per costruire un percorso verticale di educazione espressiva in grado di promuovere competenze e accompagnare i bambini dai 3 agli 11 anni.
Lo stereotipo dell’artista presenta personaggi, più che persone, individui dominati dal “genio e dalla sregolatezza”. Secondo questo modello, pittori si nasce, ci si è portati; non c’è bisogno di studi, di applicazione, di preparazione. La creatività coincide con il creare “tout court”, con l’inventare dal nulla. In realtà non è così, come non lo è mai stato.
Gadner definisce la creatività come il risultato dell’interazione di tre dimensioni:
• l’individuo con le sue abilità e potenzialità;
• le conoscenze intese come esperienze sedimentate nella cultura;
• l’ambiente che fornisce stimoli e occasioni.
  
    
Secondo questa prospettiva, il pensiero creativo non si improvvisa: la creatività non è un dono concesso a pochi, un tratto stabile e permanente della personalità, ma un processo che può essere sviluppato o inibito in tutti gli individui. Il curricolo verticale condivide questa premessa, in quanto si tratta di una costruzione progressiva che prende le mosse dalle esperienze e acquisizioni precedenti.
ELEMENTI DI CONTINUITÀ
• Partire da esperienze vissute dai bambini globalmente e liberamente: si parte da una sperimentazione libera delle tecniche e dei materiali, sulla quale si riflette per capire l’uso, la funzione.
• Utilizzo dello schema polivalente come strumento capace di indurre riflessione sulle potenzialità espressive dei segni e dei colori.
• Sperimentazione di tecniche, strumenti e materiali, quanto più possibile diversificati per tutto il percorso.
• Uso del linguaggio (prima verbale e poi scritto) per progettare e riflettere sulle proprie esperienze.
• Verifiche che tengono conto dei due aspetti: lettura di immagini e produzione di elaborati.
ELEMENTI DI DISCONTINUITÀ
• Progressiva finalizzazione degli elaborati secondo un progetto esplicitato in partenza.
• Utilizzo della scrittura come modalità di riflessione sul proprio lavoro.
• A partire dalla classe terza, si introduce la lettura di opere d’arte realizzate con la tecnica e gli strumenti sperimentati dai bambini.
• Utilizzo di testi letterari da tradurre in opere iconiche e viceversa.
METODOLOGIA
L’elemento unificante del progetto è stata la metodologia condivisa da tutti gli insegnanti coinvolti e che segue le seguenti fasi di lavoro:
• contatto diretto attraverso esperienze concrete;
• osservazione dell’ambiente per rintracciare gli elementi del linguaggio grafico pittorico (colori, segni, forme);
• ciascun bambino/ragazzo sperimenta personalmente materiali e strumenti in forma libera;
• le scoperte individuali sono sistemate in elaborati collettivi;
• verifica della capacità di produzione; verifica delle modifiche nelle attività spontanee in situazioni non legate al percorso.









SCUOLA DELL'INFANZIA
Campo di esperienza: I discorsi e le parole
Percorsi effettuati da docenti Cidi Firenze

  "La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito il proprio        
   pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l'esperienza concreta e l'osservazione.
  ............
  La scuola dell'Infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l'uso della lingua d'origine. La vita di sezione offre
  la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista
  fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina.
  Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all'estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione
  verbale  (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare) contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo". (da Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'Infanzia e del primo ciclo di istruzione, Annali della Pubblica Istruzione, pag.27).

  Di seguito alcuni esempi di curricolo per l'Infanzia realizzati da docenti della scuola dell'Infanzia del Cidi Firenze che hanno aderito al progetto di curricolo
 verticale di lingua italiana ideato e curato da Maria Piscitelli. Tali percorsi sono stati pubblicati in varie riviste didattiche (Proposte per il curricolo verticale, M. Piscitelli, I.
 Casaglia, B. Piochi, Napoli, Tecnodid, 2007; BaMbini, Costruire storie attraverso i sensi, M. Piscitelli).
 
 2 Curricoli per i 3 anni
  link pdf per bolle-3anni.pdf  
 link pdf per vinci-le bolle.pdf

 2 Curricoli per i 4 anni

 1 Curricolo in tre fasi per i 5 anni
 link per fiori-01.pdf
 link per fiori-02.pdf
 link per fiori-3.pdf




E-mail: cidivalderavaldicecina@gmail.com
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