Scuole

PROPOSTE DI FORMAZIONE PER DOCENTI
anno scolastico 2025-26
CONVEGNO
Martedì 21 OTTOBRE 2025
Auditorium Istituto Comprensivo S. Pertini, Via A. Moro - Capannoli
PROGRAMMA
Sessione mattutinaApertura del ConvegnoLa classe: il laboratorio dei saperiStudenti e docenti di alcune classi della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado degli IC di Capannoli, Peccioli e Casciana Terme Lari accolgono i relatori del pomeriggio in incontri-laboratorio sui seguenti temi:· Sara Campana: “Laboratorio di problem solving: ragionare, collaborare e discutere in classe” Matematica per la scuola Primaria· Pietro Levato: “Dalla grammatica implicita alla grammatica esplicita: la frase nucleare” laboratorio di Lingua per le classi della secondaria I° grado.· Ermanno Morello: “Laboratorio di lettura interpretativa del testo visivo” per la scuola secondaria I° grado· Gloria Calì: “Progettare il territorio: laboratorio di geostoria partecipativa” laboratorio di Storia e Geografia per la secondaria di I° gradoSessione pomeridianaLe Discipline nell’impianto curricolareRegistrazione 15:00:15:30SalutiSerena Balatresi, Dirigente scolastica IC “S. Pertini”, CapannoliGianluca La Forgia, Dirigente Scolastico IC “Fra’ Domenico da Peccioli”, PeccioliMaria Rosaria Pizza, Dirigente scolastico, I C Casciana Terme LariArianna Cecchini, sindaca di CapannoliPresentazione del Convegno e coordinamento Simona Sacchini, presidente CIDI Valdera-Valdicecina ODVIntervengono. Simonetta Fasoli, CIDI di Roma· Le discipline come sistemi di narrazione del mondo: una prospettiva formativa. Pietro Levato, CIDI Pisa· La grammatica valenziale nel curricolo di italiano del primo ciclo. Ermanno Morello, CIDI Torino· La prospettiva dell’educazione artistica nel curricolo evolutivo”. Pietro Di Martino, professore di Matematica Università di Pisa· Riflessioni su senso e coerenza nell’insegnamento della matematica al primo ciclo. Gloria Calì, direttrice rivista nazionale online CIDI “Insegnare”· “La storia con i piedi per terra”. Storia e paesaggio storico nel curricolo della scuola mediaBrevi annotazioni a conclusione del ConvegnoMartedì 21 ottobre presso l’IC di Capannoli si è svolto il Convegno dal titolo LA TRAMA DELLE DISCIPLINE NELL’IMPIANTO CURRICOLARE organizzato dal CIDI ValderaValdicecina ODV con l’importante collaborazione e condivisione di tre Dirigenti Scolastici, Serena Balatresi Dirigente del Comprensivo di Capannoli, Gianluca La Forgia Dirigente del Comprensivo di Peccioli e Maria Rosaria Pizza Dirigente del Comprensivo di Casciana Terme Lari. Molti i docenti partecipanti dei tre ordini di scuola di ciascun Comprensivo.Il convegno si è aperto con la sessione mattutina nelle classi, vissute come “laboratori dei saperi”: i relatori del pomeriggio hanno incontrato gli studenti direttamente in classe con i docenti curricolari, nelle sezioni dell’Infanzia fino alle classi terze della secondaria. Bambini/e e ragazzi/e sono stati partecipi co-costruttori di conoscenze in laboratori di problem solving in matematica, di riflessione linguistica secondo il modello della grammatica valenziale, di lettura interpretativa del testo visivo, e infine di geostoria nell’esplorazione del proprio territorio. È stata anche un’esperienza di collaborazione professionale tra relatori-formatori e docenti curricolari, una modalità e una dimensione relazionale in cui entrambe le parti si sono cimentate con l’entusiasmo di chi insegna e di chi fa ricerca.Dalla relazione di Simonetta Fasoli, già dirigente scolastica e componente del Cidi di Roma, è emerso il valore delle discipline e della loro “insegnabilità” nelle diverse fasi del percorso scolastico. “È indispensabile ripensare le discipline, ha affermato, non come “corpi separati di conoscenze”, ogni disciplina correttamente intesa è un “modo” della realtà che essa racconta nella specificità della sua “grammatica epistemologica”, del suo linguaggio e del suo metodo”. Ha invitato i docenti ad uscire dal fortino del “disciplinarismo” delle discipline intese come “materia di studio” come se fossero portatrici di un’identità professionale e culturale esaustiva: il futuro dell’istruzione che educa è nella capacità di coniugare la specificità dei punti di vista con l’apertura al dialogo e alla contaminazione tra i saperi disciplinari. La relatrice ha quindi toccato il nodo del curricolo verticale rivendicando come una rivisitazione critica dell’assetto pedagogico-disciplinare crei le condizioni per costruire realmente un curricolo unitario, graduale e progressivo.In sintonia con Simonetta Fasoli a proposito di curricolo, il prof Ermanno Morello, professore di Arte e Immagine e componente del Cidi di Torino, ha sottolineato che, inteso come evolutivo, il curricolo verticale organizza il percorso di formazione culturale e personale, dalle esperienze originarie al progressivo avvicinamento ai sistemi simbolici-culturali, dai campi di esperienza alle discipline, non più intese come campi di sapere specialistico ma come sguardi sulla complessità della conoscenza, con un ruolo prettamente formativo e non di indirizzo specifico. Un curricolo evolutivo esclude ogni forma di anticipazione dei saperi o di acquisizione precoce di conoscenze e abilità specifiche, tipiche di una diffusa e deleteria tendenza al disciplinarismo.Per il modello grammaticale nel curricolo di Italiano, il prof Pietro Levato, collaboratore con il gruppo di ricerca dei Laboratori dei Saperi promossi dall’Indire, oppone alla cultura della regola grammaticale delle Nuove Indicazioni, in cui la lingua è studiata per “disciplinare”, il modello di grammatica valenziale sostenuto scientificamente come il più attendibile e più proficuo didatticamente. Compito dell’educazione linguistica è portare a galla il sistema lingua già interiorizzato per rendere lo studente consapevole del suo dominio, perché acquisisca una progressiva consapevolezza e sicurezza dell’uso dello strumento linguistico. “Compito del docente di Italiano è portare in superficie la grammatica implicita attraverso il giudizio di grammaticalità e agrammaticalità del/della parlante studente, affinché si renda consapevole di ciò che sa già e mette in atto quando usa la lingua per averne, infine, piena padronanza” (Levato Pietro).“La storia con i piedi per terra. Storia e paesaggio nel curricolo della scuola di base” è il titolo con cui Gloria Calì, docente di Lettere nella scuola secondaria di I° grado e direttrice della rivista nazionale online Insegnare, è intervenuta per introdurre i fondamenti di un modo di fare storia che cerca le sue fonti non solo nei documenti scritti ma in tutte le tracce tangibili, anche se non sempre evidenti, che l’uomo lascia dietro di sé. In particolare, un numero notevole di queste tracce è conservato dal paesaggio, modificato in modo sistematico e consapevole dall’uomo nel tempo. Il paesaggio è, dunque, il punto di raccordo tra lo studio dello storico e quello del geografo. Con pratiche laboratoriali attive di geostoria attraverso indagini che richiedono l’uso di documenti scritti, fotografie, carte storiche ma anche dell’Igm, gli studenti diventano costruttori di una conoscenza significativa e duratura. Per tenere il paesaggio dentro il curricolo, nei vari ordini di scuola, il docente non si pone l’obiettivo di insegnare il paesaggio, bensì quello di fornire le attrezzature e le procedure necessarie affinché gli studenti si costruiscano una chiave di lettura autonoma per conoscere e riconoscere i segni di vita dell’uomo lasciati in un paesaggio apparentemente naturale, ma che racchiude una forte valenza storica.Ed infine ha chiuso il Convegno il prof. Pietro Di Martino, professore ordinario di Matematiche Complementari all’università di Pisa, che ha tracciato un ampio percorso di riflessione su “senso e coerenza nell’insegnamento della matematica all’Infanzia e al primo ciclo” partendo da una domanda quasi provocatoria: è necessario insegnare matematica a tutti fino alla conclusione della scuola dell’obbligo? Nel caso di una risposta affermativa, due ragioni ne giustificano la necessità, una di carattere sociale: ovunque c’è matematica e dunque la società ha sempre più bisogno di matematica; e l’altra individuale: la valenza formativa della competenza matematica contribuisce alla formazione culturale del cittadino consentendogli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. Porsi, affrontare e risolvere problemi prendere decisioni, giustificarle, argomentarle sono obiettivi complessi ma necessari sui quali l’insegnante deve lavorare fin dalla scuola dell’Infanzia, perché si realizzi la coerenza tra gli obiettivi dichiarati e le scelte didattiche praticate. La scuola del primo ciclo è chiamata a superare la mera esecuzione di esercizi ripetitivi, adottando invece metodologie centrate sulla scoperta e sulla problematizzazione. In tale prospettiva, l'apprendimento matematico si configura come un processo attivo che spinge lo studente a individuare e formulare problemi, a sollevare domande critiche, a mettere in discussione le conoscenze acquisite e a esplorare piste di indagine alternative per ricercare soluzioni originali promuovendo l'acquisizione di competenze metacognitive e di cittadinanza attiva. È in questo approccio metodologico — orientato all'indagine e alla costruzione autonoma di senso, in un contesto guidato che valorizzi l'errore come risorsa — che risiede il vero valore formativo della disciplina.Il Cidi ValderaValdicecina ODV ringrazia sentitamente i relatori per aver reso il Convegno un'esperienza intensa, "plurale" e coinvolgente. I loro interventi precisi puntuali ed efficaci, hanno suscitato unanime soddisfazione, offrendo una visione di scuola che, pur unitaria nella prospettiva, è stata al contempo profondamente specifica.Simona Sacchini, presidente CIDI ValderaValdicecina ODVDi seguito le presentazioni dei relatori condivise al Convegno
Gloria Calì, La storia con i piedi per terra. Storia e paesaggio storico nel curricolo della scuola secondaria di 1° gradoPietro Di Martino, Riflessioni su senso e coerenza nell'insegnamento della Matematica al primo ciclostorico nel curricolo della Scuola Secondaria I° grado
PROPOSTE DI FORMAZIONE PER DOCENTI
anno scolastico 2024-25
1. L’insegnamento linguistico e letterario nel curricolo verticale - Leggere per divertirsi, per crescere, per diventare lettori/lettrici competenti
Il CIDI Valdera-Valdicecina, in collaborazione con Insegnare, rivista del CIDI nazionale, propone una serie di incontri di formazione sulla lettura e
sulla letteratura nei percorsi della scuola Primaria, secondaria di primo e secondo grado.
A. Leggere- comprendere testi letterari e non nella scuola secondaria di 1° e 2° grado
Come la mente costruisce la comprensione di un testoCome costruire prove di verifica della comprensione“Capire è cosa complessa fin dal momento iniziale dell’individuazione di qualcosa come qualcosa da capire” (L. Lumbelli, La comprensione come problema, Ed Laterza 2009 p. VI). La comprensione durante la lettura è un processo complesso, in cui la componente linguistica s’interseca con aspetti più generali del funzionamento cognitivo: attenzione, memoria, ragionamento; allo stesso tempo svolgono un ruolo determinante anche le conoscenze che il lettore ha sul processo di comprensione, le strategie di lettura che conosce e usa durante la lettura. L’analisi della complessità di questo processo permette di promuovere nel lettore buone abilità di comprensione. L’incontro intende introdurre i risultati della ricerca sulla comprensione per trasformarli in indicazioni su come insegnare e promuovere la comprensione del testo.
Requisito fondamentale per l’insegnante che intende elaborare prove di verifica della comprensione è la padronanza delle tecniche di costruzione delle prove e la consapevolezza dei processi e sottoprocessi sottesi alla comprensione dei differenti tipi di testo che s’incontrano più frequentemente nella pratica scolastica. L’incontro mira a definire i macroambiti rispetto ai quali si esercita la competenza di lettura.
2. Lettura e Letteratura alla scuola media - Il testo letterario nella scuola secondaria di primo gradoNonostante le Indicazioni nazionali del 2012 invitino a concepire la prima educazione letteraria nel segno della consuetudine e del gusto per la lettura e del piacere estetico del testo letterario; la scuola secondaria di primo grado insiste a praticare la storia della letteratura, ridotta a nozioni e analisi astratte, quando non fuorvianti, di autori e testi lontanissimi dai lettori a cui si vorrebbe destinarli. Mentre la letteratura per ragazzi resta ancora confinata nelle antologie come strumento per ripetitive domande di comprensione, approfondimenti tematici e riflessioni retoriche sui valori del nostro tempo.Come liberare dunque il testo letterario dalle pastoie di una didattica ancora legata a un uso culturalistico e stereotipico della letteratura? Il corso si propone di condividere pratiche didattiche ancora poco diffuse ma ampiamente note, in cui il testo letterario e la classe come “comunità narrativa e “comunità ermeneutica” diventano i veri protagonisti.3. Geografia e narrazione. Strumenti e metodi nell’insegnamento linguistico-letterario - Gloria Calì -
Il curricolo di Geografia e quello di Italiano, attraverso i cicli scolastici, si intersecano nelle esperienze personali e narrative di autori e autrici; la didattica può esperire iniziative di apprendimento attraverso la lettura, correlate con l’analisi e la percezione del paesaggio.4. Strumenti e metodi nella didattica dell’Italiano. Percorsi di letto-scrittura
I - La lettura del testo on line come nuova dimensione della literary: le digital librariesObiettivi della proposta didattica:- coniugare l’esigenza di cambiamento con il ricorso a risorse digitali da gestire in modo funzionale in una specifica situazione didattica e da selezionare in modo mirato ai fini dell’apprendimento e della motivazione.- creare un fil rouge tra competenze interpretative, esercizi di scrittura e competenze valutate.II- La pratica del metodo intertestuale nella lettura di testi letterari e non letterari.- Obiettivi della proposta didattica sono:- ribadire l’importanza della centralità del testo nella pratica didattica, con particolare attenzione alla intertestualità tra codici testi e ambiti culturali diversi;5. Educare attraverso il Silent book nella Scuola Primaria e Secondaria di I° grado- sviluppare la capacità di argomentare un’interpretazione e di realizzare forme di riscrittura intertestuale.
Educare attraverso il silent book significa, da un lato, sviluppare e allenare il pensiero visivo per educare all’osservazione e comprendere il codice iconico, dall’altro, sviluppare le competenze linguistiche, perché la comprensione della “storia per immagini” impone di trovare le parole per raccontare l’immagine e costruire narrativamente la propria versione. Questo vale per gli studenti italofoni e per coloro che imparano l’Italiano L2.
B. L’insegnamento della Matematica nel curricolo verticale - Incontri-laboratori di formazione per docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria
1. Costruire il senso del numeroQuando si parla di senso del numero ci si riferisce a un insieme di abilità (alcune delle quali innate o comunque molto precoci) che hanno a che fare con la comprensione delle quantità degli oggetti e delle loro relazioni. Il senso del numero è molto più di un’operazione del contare. È la capacità di contare con precisione e competenza, di continuare a contare da un numero specifico, nonché di contare in senso inverso, di vedere le relazioni tra numeri, di scomporre e comporre numeri (in sintesi “manipolare" il numero). Lo sviluppo del senso del numero è visto come condizione necessaria per imparare l’aritmetica formale all’inizio della scuola primaria (ed è critico per lo sviluppo algebrico precoce. Nel percorso verranno condivise esperienze concrete da proporre in sezione e in classe per costruire il senso del numero dando ai docenti indicazioni specifiche per mettere a disposizione di tutti i bambini strumenti adeguati volti alla costruzione del senso del numero. Il corso prevede attività laboratoriali in presenza e di sperimentazione nelle classi che procederanno di pari passo, consentendo il confronto diretto tra i contenuti proposti nel corso e l’attuazione di strategie didattiche in sezione/classe.2. Problem solvingll modo di interpretare il problema, ossia di assegnarvi significato, è importante almeno quanto il modo di risolverlo: il corso si propone di lavorare su questo aspetto da ritenersi indispensabile per sviluppare la capacità di risolvere problemi, partendo dalla piena comprensione del problema per arrivare poi alla soluzione e alla riflessione argomentativa su come il problema è stato affrontato. Come scegliere buoni problemi? Come affrontarli in classe? Come utilizzarli, quali strategie per costruire significati matematici?Il corso prevede attività laboratoriali in presenza e di sperimentazione nelle classi che procederanno di pari passo, consentendo il confronto diretto tra i contenuti proposti nel corso e l’attuazione di strategie didattiche in classe.
CONVEGNO
INTELLIGENZA, ARTIFICI E GIOVANI MENTI IN APPRENDIMENTO, OGGI.
Venerdì 28 Febbraio 2025
Auditorium Museo Piaggio, Viale IV Novembre, Pontedera
Il 28 Febbraio 2025 si è svolto a Pontedera il convegno dal titolo "Intelligenze, artifici e giovani menti in apprendimento",organizzato dal CIDI Valdera-Valdicecina, Simona Sacchini sua presidente, e da M. Gloria Calì, direttrice di Insegnare.Qui di seguito il sommario delle registrazioni, prodotte a cura dell'I.T.I. "G. Marconi" di Pontedera; in allegato, le presentazioni di Alessandro Lenci, Chiara Panciroli, Stefano Penge.
SOMMARIO
1. Prima parteSaluti istituzionaliV. Chinnici, "La necessità della riflessione professionale e della ricerca didatticaS. Penge, "Una, nessuna e centomila. Dietro le quinte dell'Intelligenza Artificiale Generativa"2. Seconda parteC. Panciroli, "Intelligenza artificiale e intelligenza docente: quali prospettive pedagogiche?"A. Lenci, "L'abc dell'Intelligenza artificiale generativa".3. Terza parteTavola rotonda a cura di M. Gloria Calì, con: L. Menna, A.C. Monardo, L. Falcinelli.

Qui di seguito il sommario delle registrazioni, prodotte a cura dell'I.T.I. "G. Marconi" di Pontedera; in allegato, le presentazioni di Alessandro Lenci, Chiara Panciroli, Stefano Penge.
INIZIATIVE DI FORMAZIONE
NOVEMBRE 2023 - MAGGIO 2024
Il CidiValdEra-ValdiCecina propone ai docenti in servizio attività di formazione guidate da docenti con esperienza di ricerca-azione, di ricerca e sperimentazione in classe, accompagnando gli insegnanti in attività laboratoriali.La partecipazione ai corsi è in presenza. Gli incontri organizzati dal Cidi sono riservati agli iscritti all’Associazione.La quota socio annuale è di 20,00 Є.L’iscrizione permette la frequenza a tutti gli incontri e le iniziative del Cidi.Il CIDI, già soggetto qualificato per l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola (Prot. 1217 del 5.07.2005) è stato confermato secondo la direttiva 170/2016.Per ogni incontro/corso frequentato sarà rilasciato attestato di partecipazione.
con il Patrocinio del comune di Volterra
CONVEGNO
VALUTA-AZIONE
PER RIPENSARE IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO
1 Dicembre 2023 ore 16:00 — 18:30
Sala Melani, Palazzo Guarnacci (Casa-Torre Toscano), P.zza San Michele - VOLTERRA
GIORNATA DI STUDIO SULLA GRAMMATICA VALENZIALE
SABATO, 25 NOVEMBRE 2023 ore 10:00–13:00 e 14:30-17:00Sede: Scuola media “Jacopo da Volterra”, VolterraContestoLe Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (Settembre 2012) intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi specifici di apprendimento e i relativi traguardi di competenze per ciascuna disciplina o campo di esperienza. È sulla base delle Indicazioni nazionali che le scuole elaborano in autonomia il proprio curricolo.È da questo ultimo punto che prende le mosse la giornata di studio. Se infatti i traguardi per lo sviluppo delle competenze “risultano prescrittivi, a tutela dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio per ciascun alunno”, tuttavia “le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento di tali risultati”.Ogni buon curricolo verticale per l’educazione linguistica prevede approfondimenti sia sull’uso della lingua (uso coniugato in base alla variazione diafasica, diatopica e diamesica della lingua stessa) sia sulla riflessione su tale uso e sulle forme e le funzioni linguistiche che caratterizzano il sistema lingua. La riflessione metalinguistica nella scuola del primo ciclo d’istruzione si concentrerà, allora, sia sul sistema testuale della lingua sia su quello formale. “Sistema e testo”, per citare le autorevoli parole di Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca, di cui è stato Presidente dal 2000 al 2008.La grammatica valenziale, introdotta e sperimentata didatticamente nelle classi intorno alla metà del 900 dal linguista francese Lucien Tesnière, risulta un modello valido per questo obiettivo: è rigoroso dal punto di vista scientifico; è rispettoso dei processi cognitivi delle/gli alunne/i; infine, è facilmente traducibile in percorsi motivanti di scoperta delle caratteristiche formali della nostra lingua e delle numerose varietà linguistiche presenti all’interno delle classi. Le sopracitate caratteristiche, punti di forza del modello valenziale, mettono in discussione la grammatica tradizionale per l’educazione linguistica.Sillabo della giornata di studio
- La frase nucleare: verbo e argomenti del verbo; scoperta delle valenze
- La frase nucleare: predicato verbale e nominale
- I circostanti: scoperta degli elementi che vanno a comporre la frase nucleare arricchita legandosi ai singoli elementi del nucleo
- Le espansioni: scoperta degli elementi di sfondo che arricchiscono la frase nucleare di informazioni secondarie
- Frase soggettiva, frase oggettiva, frase relativa, frase subordinata: come fare “analisi del periodo” con la grammatica valenziale?
Destinatari: docenti della scuola Primaria e Secondaria di 1° gradoFormatoriSimona Sacchini, presidente CIDI Valdera/ValdicecinaValentina Firenzuoli, docente e formatriceAlan Pona, docente e formatore
Corso di formazione linguistica (L1 – L2)UN SILENT BOOK A SCUOLAIl Silent Book per rafforzare l’abilità del parlato e l’avvio alla pre-scritturaDescrizioneI Silent Books sono albi illustrati che non prevedono la presenza di testo scritto.Perché usare un testo senza parole come strumento educativo per l’educazione linguistica? Perché educare attraverso il silent book significa, da un lato, sviluppare e allenare il pensiero visivo per comprendere il codice iconico, dall’altro, sviluppare le competenze linguistiche, perché la comprensione della “storia per immagini” impone di trovare le parole per raccontare l’immagine e costruire narrativamente la propria versione. Questo vale per gli studenti italofoni e per coloro che imparano l’Italiano L2.Le illustrazioni del silent book sono studiate per essere dei veri e propri spunti narrativi, immagini che possono essere osservate per un tempo non definito e definibile e da cui trarre una molteplicità di suggestioni.La finalità principe, quindi, che sottende all’uso del silent book, è l’esercizio dell’oralità praticata attraverso la conversazione, la discussione, il dialogo, la conversazione, la disputa, la recitazione, modi diversi del parlato che afferiscono a 3 importanti funzioni linguistiche: ideativa, interpersonale e testuale. Ed infine l’avvio alla scrittura perché la comprensione della “storia per immagini” impone di trovare le parole per raccontare l’immagine e costruire narrativamente la propria versione.La proposta si avvale del sostegno offerto dal Silent book, Telefono senza fili, di Brenman-Moriconi ed. Gallucci e si prefigge di unire aspetti teorici a riflessioni sulle pratiche educative e ad attività laboratoriali.Il corso si articola su 4 incontri in presenza, attività di sperimentazione e restituzione dei risultati per un totale di 25 ore.Sedi del corso: scuola media "S. Pertini", Capannoli, scuola media "J. da Volterra, Volterra.Docente: Simona SacchiniDestinatari: Insegnanti di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado
Corso di FormazioneLA VALUTAZIONE A SUPPORTO DELL'APPRENDIMENTODescrizione:La nuova normativa 172/9 sul sistema di valutazione alla scuola Primaria rimanda alle azioni fondamentali della professione docente: la progettazione e il curricolo. La valutazione con valenza formativa è lo strumento essenziale per attribuire valore alla progressiva costruzione di competenze degli alunni e per sostenerne la motivazione ad apprendere per un continuo miglioramento. Nel corso si forniranno contenuti relativi alla progettazione e alla valutazione formativa e si costruiranno percorsi condivisi attraverso attività laboratoriali, allo scopo di esperire concretamente pratiche progettuali e valutative in classe.
OBIETTIVI
- Individuare gli obiettivi e definire le evidenze di apprendimento- Costruire la progettazione didattica- Attuare la valutazione formativa- Elaborare la comunicazione valutativa per gli alunni e le famiglie
Docente formatore: Sara CampanaDESTINATARIIl corso è rivolto ai Docenti di scuola Primaria e Secondaria di Primo GradoSEDE: Scuola media “S. Pertini” Capannoli
STRUTTURA DEL CORSOIl corso prevede:- incontri in presenza con esercitazioni collettive e laboratoriali;- una fase di attività in classe in relazione ai contenuti del corso con documentazione da parte dei corsisti;- una fase finale di restituzione e confronto collettivo sui percorsi documentati.
CALENDARIO DEL CORSOData: 22/02/2024Contenuti:● La progettazione e la valutazione nelle Indicazioni Nazionali● Quadro di riferimento pedagogico: la progettazione e la valutazione formativa e inclusivaData: 29/02/2024Contenuti:● La progettazione “a ritroso” di percorsi didattici : competenze, obiettivi e metodologie didatticheData: 7/03/2024Contenuti:● La valutazione in itinere● Gli strumenti per la valutazione (prove e osservazioni)Data: 28/03/2024Contenuti:● La documentazione (sostenibile) per la progettazione e la valutazione● Il feedback per gli alunni e le alunne● L’autovalutazioneData: 23/05/2024Contenuti:● Restituzione dei materiali condivisi dai corsisti, confronto e discussione collettiva
Materiali utilizzati dal docente esperto, Sara Campana, negli incontri di formazione
Data: 30/05/2024
Contenuti:
● Restituzione dei materiali condivisi dai corsisti, confronto e discussione collettiva

GEOPOLITICA DEL MONDO ATTUALECiclo di 4 Conferenze per docenti di ogni ordine e gradoaperte anche a tutti i cittadini interessatiRelatore: Elia MorelliMotivazioneIn pochi indirizzi scolastici la geopolitica entra nella scuola ed è oggetto di studio per gli studenti. Una riflessione scientifica sulle vicende che attraversano il nostro tempo potrebbe costituire un’occasione fondamentale per costruire una coscienza critica diffusa e una cittadinanza consapevole tra i giovani. Infatti la geopolitica, servendosi dei dati fattuali della realtà, ne fa il centro dell’indagine politica, in modo da offrire una chiave per capire meglio come funziona il mondo in cui si vive, condizione necessaria per poterlo cambiare.PROGRAMMA DEL CORSO15 DICEMBRE 2023 – ore 16:00-18:001) "L'uso geopolitico delle narrazioni storiche. Come le potenze raccontano sé stesse".La lezione ha lo scopo di mostrare in prospettiva storica quali pedagogie hanno adottato e utilizzano gli Stati per perseguire i propri obiettivi geopolitici, concentrandoci sugli eventi considerati di fondamentale importanza strategica nel determinare la traiettoria di una collettività.19 GENNAIO 2024 – ore 16:00-19:002) "Il Grande Gioco Europeo. Idee e stato di un'Unione divisa"La lezione intende partire da una disamina storica delle idee a fondamento dell'Unione Europea per poi proporre una lettura della situazione in cui versano attualmente i principali protagonisti continentali. Così da evidenziare le profonde fratture che solcano l'eterogenea famiglia euroatlantica, mostrate plasticamente dalle divergenti percezioni tra paesi dell'Est e quelli dell'Ovest.19 FEBBRAIO 2024 – ore 16:00-19:003) "Globalizzazione in crisi? Geopolitica della competizione tra Stati Uniti, Russia e Cina".La lezione mira a fornire uno strumentario analitico per comprendere l'attuale fase di passaggio dall'egemonia alla competizione (militare, economica, tecnologica, spaziale), nell'intento di indagare il senso storico, geografico e materiale del concetto di globalizzazione e del suo rapporto con la talassocrazia.08 MARZO 2024 – ore 16:00-19:004) "L'invenzione dell'Africa e la sfida all'Occidente".La lezione ha l'obiettivo di fare luce sull'origine delle moderne pratiche discriminatorie e sulla costruzione stereotipata dell'africano, la cui figura si è nel corso del tempo cristallizzata nell'immaginario collettivo europeo. Quindi ci focalizzeremo sui rapporti tra imperialismo, neocolonialismo, panafricanismo e terzomondismo, prestando particolare attenzione alla questione migratoria, alle risorse naturali e alla competizione tra potenze, con epicentro proprio il continente nero.Relatore: Elia Morelli (1993), storico e assegnista di ricerca in Storia moderna presso l’Università di Pisa; analista geopolitico. Collabora con il mensile Domino, ed. Fabbri, Limes, La Fionda e Scenari.

